La
riparazione di una valvola cardiaca ammalata è considerata oggi la
procedura cardiochirurgica più
efficace e più
sicura per il paziente affetto da valvulopatia, in termini di
aspettativa e di
qualità di vita. Tuttavia la riparabilità della valvola – in particolare quella
mitralica - dipende da molteplici fattori, in parte legati alle
condizioni di salute generali del paziente e in parte legati alla
esperienza del chirurgo e all’impiego di
tecnologie all’avanguardia.
Data l’importanza del supporto tecnologico nella chirurgia cardiaca, il
Centro di Cardiochirurgia di Anthea Hospital a Bari – ha introdotto la
procedura mininvasiva video assistita che consente di eseguire interventi di riparazione delle valvole – laddove possibile – in
minitoracotomia, ossia con
piccole incisioni che evitano l’apertura dello sterno con l’utilizzo di una
micro telecamera. Se l’operatore durante un intervento al cuore riesce ad avere una
visione profonda e nitida del campo operatorio, ha la possibilità non solo di riparare la valvola ma di
migliorare anche la
qualità del gesto chirurgico.
La procedura - che si avvale della capacità della telecamera di fornire al chirurgo immagini dettagliate - risulta
semplificata e facilitata, oltre ad essere più
precisa. Gli accessi al cuore sono ridotti e a
pochi centimetri così come sono
meno lunghi i tempi di intervento, con un beneficio non soltanto estetico, in quanto, riducendo l’invasività biologica e strutturale
si abbassa anche
il rischio di complicanze nel paziente, di
trasfusioni intra e post operatorie e di
infezioni.
La procedura può essere applicata al
95% dei pazienti affetti da valvulopatia. Ma ogni caso è diverso dall’altro. Non è soltanto l’età a determinare la possibilità o meno di impiegare la chirurgia video assistita, ma soprattutto altri fattori quali, la presenza di
patologie concomitanti, l’
attività fisica e
motoria svolta fino al momento dell’intervento, le
abitudini quotidiane, le
precedenti procedure chirurgiche subite anche in altri ambiti, per avere una valutazione complessiva dello stato di salute del paziente.
L’attività di Cardiochirurgia mininvasiva video assistita viene svolta con la collaborazione di tutte le figure dell’
heart team: cardiochirurgo, emodinamista, cardio-anestesista, perfusionista, strumentista e
infermieri di sala operatoria che concorrono insieme per la buona riuscita dell’intervento e per fare in modo che il
paziente recuperi al più presto la propria
autonomia per essere reinserito nella sua
vita quotidiana e sociale.