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A chi è consigliata la cardiochirurgia mininvasiva e quali sono i suoi benefici?

A cura di:
Coordinatore nazionale della Cardiochirurgia di GVM Care & Research. Cardiochirurgo Specializzato nel trattamento Cardiochirurgico Mininvasivo e Nanoinvasivo della valvola mitrale.
A chi è consigliata la cardiochirurgia mininvasiva e quali sono i suoi benefici?

La migliore possibilità di essere curati per chi è affetto da insufficienza mitralica severa e deve essere operato, è la riparazione della propria valvola. E’ una procedura chirurgica che cambia la vita delle persone, sia in termini quantità che di qualità. Se il chirurgo riesce a riparare la valvola, quel paziente riuscirà a vivere di più e meglio. E’ un gesto rilevante. Per il paziente avere la propria valvola vuol dire non dover convivere con una protesi, non essere costretti a prendere farmaci anticoaugulanti per tutta la vita e avere un rischio di endocardite molto ridotto.
 
L’altro obiettivo fondamentale di un intervento alla valvola mitrale è la tecnica mininvasiva: tute le valvole mitraliche isolate oggi possono essere riparate senza l’apertura dello sterno. Cosa cambia? Ad un intervento cardiochirurgico viene sottratto un intervento ortopedico e il trauma globale a cui è sottoposto il paziente è nettamente più basso, il recupero della capacità funzionale e della capacità respiratoria dell’individuo è decisamente maggiore.
 
La cardiochirurgia mininvasiva va consigliata ai pazienti più fragili come gli anziani, non ai giovani o alle donne che non vogliono cicatrici, ma a chi presenta un torace che non può sopportare l’apertura dello sterno. Un paziente dopo l'intervento sosta in ospedale una settimana o al massimo dieci giorni: la riabilitazione non è sempre necessaria, quasi mai. Il ritorno alla vita di tutti i giorni è anche un fatto psicologico. Il paziente operato in mininvasiva si sente molto meglio in breve tempo. In quindici giorni, generalmente, si può tornare anche al lavoro, se questo non richiede particolare sforzi fisici.
 
Scegliere un centro di Cardiochirurgia votato alla valvola mitrale oggi in Italia non è semplice, perché non c’è un ranking sull’argomento specifico, ossia una classificazione ufficiale che aiuti il paziente a scegliere a chi affidarsi e quindi si usano le proprie risorse, come le ricerche in rete o il passaparola. Bisognerebbe al contrario lavorare per creare un sistema di informazioni che conduca i pazienti a scegliere l’ospedale migliore per trattare la patologia mitralica.
 

Per saperne di più guarda la Video Intervista al Dott. Speziale



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